martedì 26 aprile 2016

L'AMICIZIA È UN BENE DA NON PERDERE.

L'AMICIZIA È UN BENE DA NON PERDERE.

L' Etica Nicomachea fu così intitolata perché fu Nicomaco, figlio di Aristotele, a raccogliere le lezioni tenute dal padre intorno al 350 a.c. Nel volume sono trattati veri aspetti di carattere sociale come, per sempio, il bene e la felicità, la virtù, l'amicizia, la giustizia e così via.
Riportiamo testualmente solo alcuni aspetti sull'Amicizia che il grande filosofo tratta in maniera più completa e variegata nel suo trattato.
"...Tre dunque sono le specie di amicizie, come tre sono le specie di qualità suscettibili d'amicizia: e a ciascuna di esse corrisponde un ricambio di amicizia non nascosto. E coloro che si amano reciprocamente si vogliono reciprocamente del bene riguardo a ciò per cui si amano. Quelli dunque che si amano reciprocamente a causa dell'utile non si amano per se stessi, bensì in quanto deriva loro reciprocamente un qualche bene; similmente anche quelli che si amano a causa del piacere. Infatti essi amano le persone facete non perché queste abbiano date qualità, ma perché sono piacevoli. Quindi coloro che amano a causa dell'utile amano per via del bene che proviene a loro e non in quanto la persona amata è quella che è, bensì in quanto essa è utile o piacevole. Perciò queste amicizie sono accidentali; infatti colui che è amato non viene amato per via di quello che è, ma in quanto procura chi un bene chi un piacere. Quindi simili amicizie sono facilmente caduche, poiché le persone non restano sempre uguali: se infatti esse non sono più piacevoli o utili, cessano di essere in amicizia. E l'utile non dura, ma cambia a seconda delle circostanze. Svanendo quindi il motivo per cui costoro erano amici, si scioglie anche l'amicizia, giacché l'amicizia era in rapporto ad esso...L'amicizia perfetta è quella dei buoni e dei simili nella virtù. Costoro infatti si vogliono bene reciprocamente in quanto sono buoni, e sono buoni di per sé...quindi la loro amicizia dura finché essi sono buoni, e la virtù è qualcosa di stabile; e ciascuno è buono sia in senso assoluto sia per l'amico. Infatti i buoni sono sia buoni in senso assoluto, sia utili reciprocamnte. E altrettanto sono anche piacevoli...una tale amicizia logicamente è stabile...Infatti ogni amicizia sorge o in vista di un bene, o per il piacere, o assolutamente o in vista della persona amata, e in seguito ad una certa somiglianza...È naturale poi che tali amicizie siano rare: pochi infatti sono gli uomini siffatti. Inoltre per questo si chiede tempo e consuetudine; infatti, secondo il proverbio, non è possibile conoscersi reciprocamente prima di aver consumato insieme il sale...né si può essere amici, prima che ciascuno appaia all'altro suscettibile di amicizia e sia creduto tale...La volontà di amicizia sorge in fretta, ma non così l'amicizia. Questa dunque è l'amicizia perfetta sia rispetto alla durata che agli altri elementi e sorge in base a tutte queste qualità identiche o simili tra entrambi, come appunto deve essere tra due amici...Perciò l'amicizia delle persone cattive diviene perversa...invece l'amicizia delle persone convenienti è conveniente e si perfeziona col loro frequentarsi. Esse sembrano anzi migliorarsi, esercitando la loro attività e corregendosi a vicenda; esse infatti scremano, per così dire, l'una dall'altra ciò che a loro piace; da cui il detto: dai nobili apprendi nobili cose".






Le immagini sono prese da, scuoladimassagiotao.it e catalogo.museogalileo.it

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