Sucamèle1: erba viperina (echium vulgare).
Il termine risulta composto da "suca" (V) (succhiare) e "mele" (V) (miele).
(la voce V sta ad indicare che il termine tra virgolette sul dizionario è provvisto di etimologia).
Lo scritto sottostante è preso dal sito actaplantarum. org.
“solo ricorrendo alla tradizione della “dottrina della segnatura” si
riesca in qualche modo a capire perché alla pianta è stato dato il nome
di Echium. Il termine deriva dal greco echis” = “vipera” da qui la
tradizione popolare in “erba viperina” quale collegamento delle antiche
pratiche mediche.
Nella medicina popolare vengono usate sia le
radici che le foglie come emollienti, espettoranti e contro la tosse. E'
specie mellifera. Secondo alcuni antichi erboristi l'infuso di semi di
echium vulgare scaccia la malinconia ed è in grado di stimolare il
flusso del latte nelle madri.
Dodoens ricorda e trascrive una
leggenda in cui Nicandro e Alcibiade, essendo stati morsi da una vipera
ed essendo a conoscenza delle proprietà di questa pianta, la
masticarono, inghiottendone i succhi, il resto della poltiglia lo misero
sulla ferita inferta dalla vipera e in tal modo guarirono”.
(da, actaplantarum.org)
Foto del 24.5.2017 scattate dal sottoscritto
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