mercoledì 24 maggio 2017

Erba viperina in dialetto salentino sucamèle

Sucamèle1: erba viperina (echium vulgare).
Il termine risulta composto da "suca" (V) (succhiare) e "mele" (V) (miele).
(la voce V sta ad indicare che il termine tra virgolette sul dizionario è provvisto di etimologia).
Lo scritto sottostante è preso dal sito actaplantarum. org.
“solo ricorrendo alla tradizione della “dottrina della segnatura” si riesca in qualche modo a capire perché alla pianta è stato dato il nome di Echium. Il termine deriva dal greco echis” = “vipera” da qui la tradizione popolare in “erba viperina” quale collegamento delle antiche pratiche mediche.
Nella medicina popolare vengono usate sia le radici che le foglie come emollienti, espettoranti e contro la tosse. E' specie mellifera. Secondo alcuni antichi erboristi l'infuso di semi di echium vulgare scaccia la malinconia ed è in grado di stimolare il flusso del latte nelle madri.
Dodoens ricorda e trascrive una leggenda in cui Nicandro e Alcibiade, essendo stati morsi da una vipera ed essendo a conoscenza delle proprietà di questa pianta, la masticarono, inghiottendone i succhi, il resto della poltiglia lo misero sulla ferita inferta dalla vipera e in tal modo guarirono”.
(da, actaplantarum.org)
Foto del 24.5.2017 scattate dal sottoscritto















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